I lavori importanti realizzati con il PNRR si stanno concludendo e ci prepariamo al 2025

Alle porte di novembre, è arrivato il momento di chiudere un po’, per terminare gli ultimi lavori del bando del Ministero della Cultura dedicato a parchi e giardini storici, e per organizzare l’anno che verrà.

Grazie ai fondi del PNRR finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi NextGenerationEU, è stato un anno intenso e fruttuoso: oltre alle consuete attività di gestione e manutenzione ordinaria che permettono di garantire la continuità di questo antico luogo, abbiamo messo in opera azioni specifiche migliorative.

Abbiamo realizzato un nuovo impianto di irrigazione controllata e integrata con i pozzi e il sistema irriguo antico, favorendo la circolarità e il basso consumo di energie (ambientali e di risorse); abbiamo implementato la rete digitale e la sicurezza; abbiamo realizzato l’impianto di illuminazione notturna del giardino, nel pieno rispetto ambientale ed estetica degli spazi, per permettere una fruizione sempre più ampia e completa di questo luogo, con la sua bellezza, anche in orario serale e notturno.

Abbiamo continuato e incrementato le attività di formazione e divulgazione di tematiche legate all’ambiente e alla sua sostenibilità, attraverso incontri aperti al pubblico e progetti didattici dedicati alle scuole del territorio che hanno coinvolti bambini dall’eta prescolare in poi.

Abbiamo realizzato zone di studio e approfondimento scientifico di piante erbacee e perenni in collaborazione con il DISAFA, Dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università degli studi di Torino e incrementato le aree dedicate alla food forest a favore della fauna selvatica del luogo. Le aree degli stagni, nell’orto e in prossimità dei bamboo, sono state ristrutturate e rese accessibili, a favore delle visite di nuovi spazi, ma anche in ottica di ecosostenibilità del luogo e sostegno all’ecosistema bosco.

Abbiamo migliorato e implementato l’accessibilità a favore dell’inclusione e dell’accoglienza, da un punto di vista fisico, grazie a rampe e passaggi facilitati, oltreché alla piattaforma elevatrice per le carrozzine, ma anche da punto di vista digitale, grazie alle audioguide attive per gli spazi del giardino e dell’orto, anche in lingua inglese e francese, ai video in LIS (lingua dei segni per i sordi) e ai pannelli tattili in braille a favore di persone cieche o ipovedenti.  A questi strumenti, abbiamo aggiunto una serie di pannelli in CAA, comunicazione aumentativa alternativa, per facilitare la fruizione dei nostri contenuti per tutte le persone con bisogni comunicativi complessi.

Abbiamo lavorato tanto, con impegno e passione ed è stato un anno importante, durante il quale abbiamo messo a terra e sperimentato dal vivo buona parte degli strumenti e delle azioni che due anni fa erano nella nostra mente, perché Casa Lajolo continui ad essere luogo di bellezza e storia, conservata e curata con dedizione, e al tempo stesso assuma i tratti definitivi di una dimora della metà del Settecento accessibile e fruibile da tutti. 

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