Visita guidata

GIARDINO

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Benvenuto!

Il pannello che hai davanti e questa audioguida ti accompagneranno nella visita.

Al centro del pannello è rappresentata la mappa dettagliata del giardino. A sinistra, nella parte inferiore del pannello, puoi trovare la legenda con i punti d’interesse da visitare e che verranno descritti all’interno di questa audio guida.

L’elemento caratterizzante di questo luogo è proprio il giardino all’italiana; un meraviglioso spazio verde che racconta la sua storia attraverso gli alberi, i fiori e la sua forma. In un cabreo, raccolta sui beni della famiglia di fine XIX secolo, un  acquerello illustra una zona verde composta da tre aree: il giardino articolato su più livelli, la zona dell’orto-giardino circondato da mura, come il medievale “hortus conclusus”,una zona verde, in genere di piccole dimensioni, circondato da alte mura e, a valle, un ampio prato verde dalla forma approssimativamente triangolare, il tradizionale “prà giardin”, dominato da una quercia che segna il confine estremo della proprietà.

Puoi iniziare la tua visita partendo dal passaggio naturale creato dalle siepi di bosso potate secondo l’ars topiaria, l’arte della potatura artistica di alberi e arbusti, indicato con il numero 1 sulla mappa. È la porta di ingresso del nostro giardino formale costituito da quattro aree simmetriche che ricordano delle “stanze” naturali.

La configurazione di questa zona del giardino è molto antica: già a inizio ‘700 infatti, in un’antica mappa del Borgo di San Vito, l’attuale proprietà dei Lajolo risultava disegnata esattamente come si vede ora. Le due aiuole di fonte sono contornate da numerose varietà di rose, fiori a cui prestiamo una cura particolare. Nel periodo primaverile, gli angoli delle aiuole sono piantati a bulbose che nella stagione estiva sono sostituite da annuali colorate, sia da fiore che da foglia. Al centro del primo riquadro di sinistra, si trova una rosa particolare: la Rosa Cardinal Martini, un’ibridazione realizzata a cura del vivaio Rose Barni, realtà di Pistoia attiva dal 1882, per celebrare nel 2022 il decimo anniversario della morte del Cardinale Carlo Maria Martini.

Posizionandoti al centro di queste guardino geometrico, punto 2, puoi trovare la cisterna per la raccolta delle acque piovane, elemento fondamentale per l’irrigazione.

Da qui, puoi ammirare due degli alberi più imponenti del giardino: sulla destra un Cedrus Deodara,

una specie di cedro nativo del versante occidentale dell’Himalaya, e sulla sinistra un Pinus Pinea, un Pino domestico con una storia davvero speciale. È cresciuto da un pinolo di Villa Borghese a Roma piantato in questo giardino per la nascita della contessa Augusta Lajolo, madre dell’attuale proprietario. Un pino con più di 100 anni di vita!

Volgendoti ora verso l’alta parete verde sulla tua sinistra, scoprirai qual è la prossima tappa del percorso che ti consigliamo: entra attraverso la porticina centrale di quella che potrebbe sembrare una grande siepe verde, punto 3. Varcato questo ingresso, ti trovi nel boschetto dei tassi, un giardino all’inglese completamente diverso da quello precedente, ombroso e fresco.

Il muro verde esterno è all’interno un intreccio di rami legnosi: Sei dietro la cosiddetta “tassaia”, un insieme composto da sette esemplari di Taxus Baccata, una pianta dell’ordine delle conifere nota anche come “pianta della morte” in quanto molto velenosa. Puoi ora avvicinarti all’aiuola di fronte: l’ambiente naturale di questa particolare area del giardino favorisce la crescita di piante che prediligono l’umidità e l’ombra. All’interno dell’aiuola puoi trovare una grande pianta di Paeonia Arborea suffruticosa che fiorisce nella seconda metà di aprile: un’esplosione di fiori rosa davvero spettacolare.

All’esterno dell’aiuola, sulla sinistra, disposte a corona, ci sono alcune piante di Aspidistra elatior, dalle lunghe foglie a ciuffo verde scuro: solitamente coltivata come sempreverde ornamentale da interno, qui trova un ambiente adatto alle proprie esigenze di crescita. Se ora ti rivolgi verso la piccola radura spoglia, troverai infine alcune piante di Hydrangea arborescens “Annabelle”, una varietà di ortensia erbacea dai grandi fiori bianchi che sbocciano nel mese di giugno.

Non ti resta che dedicare ancora un po’ di tempo al primo Tasso, verso il muro di recinzione, indicato con il numero 4: è il tasso monumentale, la nostra memoria storica!

Grazie alle sue dimensioni (3 metri di circonferenza, 9 metri di altezza e quasi 9 metri di diametro della chioma) e alla sua età (più di 200 anni di vita) nel 2020 è stato inserito nel registro degli Alberi Monumentali della Regione Piemonte. Ricorda però che il tasso è una pianta velenosa, non per niente è noto anche come albero della morte e l’aggettivo “tossico” deriva proprio dal suo nome.

Non ingerire le sue foglie né tantomeno i semi nascosti dentro i suoi piccoli frutti rossi.

Prosegui ora verso la fine della tassaia, dove si apre una radura dove la luce illumina nuovamente il giardino.

Volgendo invece le spalle al giardino formale troverai sulla sinistra lo spazio numero 5 che ospitava anticamente il frutteto, mentre, da una ventina d’anni, è diventato un uliveto. Qui troviamo una pianta piuttosto interessante: si tratta della Canfora Cinnamomum camphora, una pianta sempreverde, molto longeva, dalle foglie aromatiche, dal cui tronco si estrae l’olio utilizzato tradizionalmente come antitarme.  Attualmente, le numerose piante presenti, offrono ben nove varietà da tavola di cui si raccolgono i frutti ogni anno verso le fine del mese di ottobre.

Questo spazio è diviso a metà da un vialetto che ospita una collezione di iris composta da 19 diverse varietà che nel mese di maggio fioriscono, colorando questa parte di giardino con bellissime sfumature.   Sul fondo del vialetto puoi trovare un bersò, un gazebo in legno, sul quale si arrampica una vite fragola o americana. Scendendo ora qualche gradino ti troverai di fronte all’edificio che ospitava le antiche scuderie della proprietà, caratterizzate dalla tipica decorazione dei muri a strisce colorate.

Ti trovi ora sulla terrazza, numero 6, all’ombra di un altro Pinus Pinea, un Pino domestico, che affaccia direttamente sull’orto-giardino di Casa Lajolo. Non importa quale sia la stagione della tua visita: l’orto-giardino ha sempre un buon motivo per essere visitato! La forma delle sue partizioni riprende la geometria delle aiuole del giardino formale che hai visitato all’ingresso e crea un tutt’uno armonioso con le diverse zone che hai già esplorato. Ortaggi e fiori convivono in un equilibrio di sapori, profumi e colori, per offrire un’esperienza sensoriale unica. Tutto l’orto è circondato da un muro, oltre il quale si stende uno spazio destinato a prato, dove alcune piante da frutto fanno da cornice alle arnie a cui Casa Lajolo dà ospitalità per mantenere e migliorare l’equilibrio della biodiversità.

Da qui, se la stagione lo consente e se lo desideri, puoi proseguire la visita scendendo nell’orto-giardino attraverso il cancello che trovi al fondo della discesa, alla tua sinistra. In alternativa, puoi inquadrare il Qr-code sul pannello illustrato dedicato a quest’area e ascoltare mentre osservi dall’alto quanto viene descritto. Alla fine della visita e dell’ascolto potrai proseguire la visita lungo il viale delle ortensie, indicato con il numero 7 sulla mappa.

Tornando indietro, percorri questo viale che risale verso il piazzale di fronte alla villa. Alla tua sinistra sono presenti alcuni edifici decorati a strisce orizzontali, motivo tipico delle costruzioni destinate ai cavalli, come si nota frequentemente nel pinerolese. Si tratta infatti della vecchia scuderia, caratterizzata da soffitti a volta sostenuti da colonne in pietra, oggi usata in parte come rimessa, in parte come serra per gli agrumi.

I fienili che occupavano la maggior parte del primo piano dell’edificio sono stati resi abitabili fra le due guerre mondiali.

Sul fondo, un locale anticamente destinato a legnaia è stato trasformato ed è ora in uso come sala per attività e conferenze. Sulla destra, costeggiano il percorso di ritorno prima alcune viti di uva da tavola e a seguire cespugli di ortensie Hydrangea macrophylla. I mesi migliori per apprezzare la fioritura delle ortensie vanno da maggio a luglio.

Ti trovi ora nuovamente sul piazzale di ingresso, numero 8, accanto ad un antico pozzo tutt’ora funzionante. Alla tua sinistra un alto tasso “scolpito” secondo l’ars topiaria fa da guardia all’edificio.

Lungo la facciata della casa, oltre alle antiche viti, quando le temperature lo consentono è presente una collezione di agrumi in vaso composta da numerose varietà (arance, limoni, bergamotti, pompelmi, cedri, chinotti e molti altri). Sul lato destro del piazzale sono presenti quattro palme Trachycarpus fortunei, comunemente inserite nei giardini ottocenteschi come elemento esotico.

Rivolgendoti verso il portone d’ingresso, puoi ammirare sulla sinistra un imponente glicine Wisteria sinensis, che si arrampica fino alla terrazza del primo piano dell’edificio, affiancato da una pianta di Lauro Laurus nobilis. Sulla destra invece, fa bella mostra di sé una grande Magnolia grandiflora.

Sei arrivato al termine del percorso di visita del giardino e ti ringraziamo di essere stato da noi.

Speriamo avrai occasione di tornare, magari in una stagione diversa, per scoprire come il giardino di Casa Lajolo sappia riservare ogni volta nuove sorprese. E poi, c’è sempre un buon motivo per godere della bellezza e del benessere che la natura regala!

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