Visita guidata

ORTO

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Benvenuto!

Il pannello che hai davanti e questa audioguida ti accompagneranno nella visita.

Al centro del pannello è rappresentata la mappa dettagliata dell’orto mentre sulla sinistra, nella parte inferiore del pannello, puoi trovare la legenda con i punti d’interesse da visitare e che verranno descritti all’interno di questa audio guida.

Sulla destra del pannello, nell’angolo inferiore, puoi trovare il disegno del progetto grafico originale che ha dato vita all’attuale struttura.

L’orto è situato su un livello più basso di circa 5 metri rispetto al giardino ed è completamente circondato da un muro. Questa caratteristica riporta all’ “hortus conclusus”, il tipico giardino medievale che nei monasteri era utilizzato per la coltivazione di piante alimentari e medicinali. La sua struttura chiusa riprendeva le indicazioni della Regola benedettina dettata dal monaco San Benedetto da Norcia nel 534 d.C: una zona dedicata agli orti (horti), una dedicata ai frutteti (pomari), una zona alberata (viridaria) e infine una parte dedicata alle erbe officinali (herbaria).

Nel corso degli ultimi anni questo spazio è stato oggetto di una sostanziale trasformazione, accogliendo lo spunto architettonico della paesaggista Monica Botta che ne ha ridisegnato le forme, introducendo elementi geometrici tipici del giardino formale e presenti nel parterre superiore e consolidando così il passaggio da orto tradizionale ad orto-giardino. Con le aperture al pubblico sempre più frequenti e regolari, si è cercato il giusto equilibrio tra funzionalità, estetica e fruizione così da permettere all’orto di mantenere le sue caratteristiche di produttività e diventare al contempo uno spazio multifunzionale come luogo di didattica, svago, cultura e benessere.

All’interno del perimetro puoi trovare i riquadri geometrici coltivati a ortaggi ed erbe aromatiche, indicati con il numero 1, abbelliti da rettangoli seminati a prato fiorito, punto numero 2, che nella bella stagione si arricchiscono di piante come le zinnie e fiori dai mille colori. Nell’orto troviamo piante che variano dalle più classiche orticole a piante insolite o di uso consueto in altri paesi. Uno dei principi che guidano la scelta delle colture da seminare di anno in anno è mostrare e preservare la biodiversità agronomica, ovvero la varietà creata nei secoli dall’uomo per la coltivazione di ortaggi e piante da frutto. Anche i metodi per le coltivazioni utilizzati si ispirano ad una gestione dell’orto il meno impattante possibile, cercando di favorire la vita al suo interno e non di combatterla, per assecondare la presenza di antagonisti naturali in grado di rallentare o arginare gli effetti dei patogeni che normalmente attaccano le piante. Le tecniche di coltivazione adottate escludono quindi trattamenti “invasivi” e favoriscono la sinergia tra le diverse piante, cercando di recuperare antiche pratiche alla luce degli studi scientifici più recenti.

Lungo il muro perimetrale si possono ammirare alcune piante aromatiche e arbustive, punto numero 3, fino

all’angolo in basso dove si trova una compostiera, che rientra nel progetto complessivo di sostenibilità ambientale del giardino, della casa e dell’orto.

Proseguendo si incontra un piccolo pergolato con uve da tavola, punto numero 4, e una zona adibita ad alberi da frutto, numero 5, tra cui un mandorlo, un nespolo, alcuni meli, un pero cotogno e un pruno ‘ramasin’.

Nell’angolo estremo si trova un piccolo stagno, punto numero 6, collegato alla bealera, numero7, un canale d’acqua artificiale realizzato nel XV secolo, che scorre ai margini del muro consentendo l’irrigazione dello spazio a valle.

Chiude idealmente il percorso perimetrale una serra di piccole dimensioni, individuata con il punto numero 8 sulla mappa, adibita alla coltivazione di insalate invernali, cui si accostano alcune piante particolari che trovano il loro luogo ideale per crescere grazie alla temperatura mite: un mirto e alcune piante di cappero che crescono protette tra i mattoni del muro.

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